Oggi questo dolore è più forte, mi stringe in un angolo senza scampo finisce di distruggermi. Mi sento bloccata e tutto si muove, cado in una caduta senza fine, mi divora l’angoscia, devo riuscire a controllare la paura, la devo ingannare con false motivazioni da non potermi controllare il pensiero. Mi affido al mio carattere di forte spessore, ha radici fin dentro l’anima. L’angoscia suona come un eco, mi trattiene usando le mani dell’ansia, sono sola sull’orlo del panico. Il telefono suona, sei tu, grazie a Dio.
(Mirella Narducci)