E’ notte, camminiamo vicini,
appena ci sfioriamo,
passeggiata al chiar di luna in
silenzio, assorti fra le fronde
d’un giardino.
L’ombra mia s’intagliava sul
sentiero, la guardavo con l’ansia
di cogliere una somiglianza con me
stessa, avrei voluto vederla bene per
capirne la sua fatua essenza.
Non mi riconoscevo in lei, l’oscurità
me lo negava e i raggi di luna non erano
abbastanza forti per illuminarla.
Sentivo il tuo corpo e la tua fremente voglia
di avermi, ombre che scivolavano insieme
nel buio di una notte appena pallida dove
una luna romantica aveva deciso di tenere
nell’oscurità i nostri corpi impazienti che
palpitavano d’amore in una notte d’estate
dimenticando anche chi eravamo…….
(Mirella Narducci)