Sono sola sul ciglio del mare, con l’occhio perso all’infinito. Quello sguardo vagante che va oltre l’orizzonte e poi ritorna su di me, m’ispeziona osserva il mio respiro come quello del mare profondo, carico di nostalgia. Avevo nascosto il cuore non doveva trovarmi con i suoi ricordi, frecce che feriscono. Dove stai amore perduto ripetono le onde, l’eco porta lontano il richiamo mentre il vento disegna sulla riva lacrime di sale. Con il viso tra le mani penso come attraversare le tue maree per giungere fino all’isola del tuo cuore. Non più nostalgia, la poesia mi canta, meraviglioso è amarti nell’abbraccio d’un bacio sospeso all’orizzonte.
(Mirella Narducci)