Era una vecchia, una vecchissima vecchia.
Agitava il suo bastone fra le schegge dei vetri rotti, urlando e imprecando contro Dio e gli uomini.
Aveva i capelli di stoppa e una magrissima rigida gamba che trascinava fra le pareti.
Malediva tutti coloro che incrociavano il suo sguardo, buttando in faccia scarpe rotte e uova marce.
– Signore, è uno scandalo…! non senti come bestemmia…? è lurida nell’anima e nel corpo –
– Tu hai sentito le spine, come d’un riccio di castagna, io le ho letto il cuore, buono come il suo frutto.
Ciò che tu chiami bestemmie sono preghiere, grida d’aiuto nella sua solitudine –
– Allora Signore, perché non l’aiuti…? perché la lasci soffrire così…? –
– Ho messo te sulla sua strada, mi fido di te, soccorrila ed abbi cura di lei: sei il mio cuore, sei le mie braccia…
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