Sei nato nell’era sbagliata, perchè qui ci sono io a scriverti, e penso che le mie parole siano ben viste dagli occhi di questa Italia che ora ti odia a morte, hai sbagliato tutto, hai messo quella bomba li davanti, nella speranza di far saltare in aria chili di cuori innocenti, che correvano e camminavano felici, davanti a quella scuola, hai premuto quel pulsante, e molti si sono fatti male, tranne la piccola Melissa, che male non si è fatta, perchè gli angeli l’hanno accolta con loro, ma era presto, tu come un diavolo sei riuscito ad accorciare la sua esistenza, come hai accorciato la tua, perchè ora sei lo schifo che appare sui monitor dei pc, delle tv che trasmettono il tuo gesto, tu e la tua faccia insignificante, priva di anima, priva di sensazioni positive, sai dove ti vedrei? sepolto vivo nello stesso cimitero di Melissa, così che lei la notte possa con la sua anima venire dentro la tua tomba e soffocarti di persona, con le sue mani innocenti, che potevano accarezzare ancora le persone che le volevano bene, con le stesse mani che avrebbero ancora scritto centinaia e centinaia di messaggi sul suo cellulare, alle persone che amava, alle persone che odiava, hai cancellato i progetti della sua vita, e anche della tua, già crollata al limite della merda, perchè le tue mani ora puzzano di feci, le tue stesse feci che sporcano la tua pelle.
E i tuoi figli? che diranno ora? si prenderanno gli insulti dai loro coetanei, gli diranno che il loro padre è uno schifoso assassino, e tu li, dietro ad una cella, mentre loro ti guarderanno da lontano con disprezzo, e odio, perchè ora tu soffrirai come ora soffre il padre di quella ragazza, lo stesso padre che devi sperare di non incontrare un giorno, perchè potrebbe fare la tua stessa fine, ma non verrà odiato, verrà lodato, e se qualcuno vedrà quel l’uomo uciderti, verranno in suo aiuto, e ti massacreranno come animali inferociti, spera e prega che tu non esca da quella cella, perchè le strade che valcherai potrebbero essere molto ostili e pericolose, sia per te, sia per chi ti stà in torno.
(Ejay Ivan Lac)