Mi ricordo ancora quel pomeriggio, volevo stare da solo, nella vità almeno 2 o 3 volte al mese si ha il bisogno di stare da soli, e non sentire le parole di nessuno, senza vivere le paranoie che ci influenzano, le tensioni degli altri che vanno a mischiarsi alle nostre, perchè per abbandonare i nostri brutti pensieri bisogna tenere lontani anche quelli degli altri, noi siamo come spugne, e assorbiamo il mondo, come l’acqua si diffonde dentro di noi, e l’aria ci percorre in ogni angolo del nostro corpo, così anche l’energia dei pensieri e degli stati d’animo viaggiano di corpo in corpo.
Ed ero lì, pulito e rilassato, sdraiato in quelle panchina, sensa cuffie, senza nulla, a guardare il cielo sopra di me, nuvole, solo nuvole bianchissime, e non era un temporale, perchè da contorno c’era il cielo azzurrissimo, erano lì, che camminavano lentissime, mosse dal vento che mi scaldava la pelle, le fissavo con attenzione, ed una di loro mi fece l’occhiolino, e non capiì, come mai mi era sembrato di vedere un’occhiolino? e mentre il vento le manipolava, essa divenne un volto paffuto, che mi sorrise…
((Cosa fai li sdraiato ragazzo? ti godi il panorama?)) mi disse la nuvola, e io gli risposi ((Ovvio, oggi non voglio pensare a nulla, mi sento bene)) in quel momento un raggio di sole mi scaldava tutto intorno, e un grande stormo di uccellini rossi passò davanti a quel buffo viso paffuto, che lentamente divenne un grande cavallo bianco…
((Salve ragazzo, cosa ne pensi di farti un giro sopra un cavallo come me? potresti farlo, datosi che ora ti stai allegerendo dal peso dei tuoi pensieri)) gli sorrisi, era un’offerta magnifica ((Grazie… ma ho un leggero timore delle grandi altezze)) il cavallo si mise a ridere e mentre se ne andava disse ((Hai paura perchè non hai mai provato))
Cavolo si, aveva ragione, la grande altezza mi ha sempre fatto paura perchè non ho mai avuto il coraggio di fare qualcosa di davvero grande, ecco cosa le nuvole delle 16 volevano dirmi, devo essere più combattivo, più coraggioso, perchè se continuo ad accettare tutto non salirò mai come loro, forse quelle sono le anime e i pensieri delle persone che sono salite in alto, lottando e sognando, sempre, ogni giorno, ed ora vedono il mondo dall’alto, sentendosi più sicuri, e ricchi di risorse, voglio farlo, voglio essere anche io una di quelle nuvole, e disegnare i miei sogni sopra un cielo azzurro e pulito, privo di pensieri brutti, e tanto ossigeno trasparente, luminoso e meraviglioso.
Grazie a loro ho capito come realizare tutto, devo amare la mia anima ogni giorno, tenendo fuori da essa i pensieri degli altri, non è cattiveria, ma una difesa, sarò così in alto che potrò vedere i colori della vita come non li ho mai visti, posso farcela, posso diventare anche io una splendida nuvola d’ammirare!
(Ejay Ivan Lac)
1 commento
Sai Ivan, penso che tu gia sei ammirato e lo devi a come scrivi…è bellissimo questo tuo scritto, poetico il discorso con le nuvole, vero il tuo isolarti per riflettere, devi avere una forza di volontà non indifferente, ho scritto bene in un commento tu hai grinta, non tutti riescono nella vita……..tu
vai forte.
Ciao