Poeta che ti diletti in pensieri d’amore
e tessi le tue trame con fili destinati
all’immaginazione.
Apri la porta della fantasia, leggera
come una piuma e ti ritrovi in un roseto
dove fiori e amori non hanno distinzione.
Davanti ai tuoi occhi, cadono, petali odorosi
e muoiono, sentimenti.
La marcia gioventù si balocca con perfide
allegrie, il vero amore s’è perso nel giardino
prigioniero dei rovi della mente.
Come colomba disprezzata non ha più la forza
di volare.
Le tue frasi, nero poeta si tingono di scuro
come sei stupido, nel dipingere la tristezza
e caricare i campi e i fiori di color caffè, spingendo
l’amore verso un malinconico destino.
Abbi pietà per il cuore umano, l’ingenuo dolore
purificatore avanza nella notte e una stalla
vuota l’accoglie.
Tra il tepore di povere bestie rinasce povero,
ma sempre nuovo e traboccante d’amore……
(Mirella Narducci)