Guardavo la tua mano
le dita curate, la loro
mascolinità, solcate da
una vena leggermente
rigonfia, forti con una
presa che mozza il respiro.
Non conosce regole, prepotente
vuole trattenere ciò che l’istinto
gli dice di afferrare.
L’amore ne addolcisce il tocco,
sa accarezzare ma anche dominare,
ti zittisce quando è sulla bocca, ti
sorprende quando è sugli occhi, ti
accarezza quando è sul tuo seno, ti
ama quando è sulle labbra.
La tua mano, crea le note della musica
come melodiosa veste, m’avvolge e
stringe in una stretta, che si chiama, amore!!
(Mirella Narducci)