Scivolava la stoffa del tuo vestito sulla mia mano, mentre restavi vicino a me, in quel posto sconosciuto dove nessuno ci vedeva, dove, nessuno disturbava, volevi andare ma ti tenevo stretta, quella tua mano morbida che faceva mancare il respiro, il tuo vestito bianco che disegnava ogni tua traccia, ogni tua forma, potevo guardarti negli occhi e dirti: “Visto? non è difficile, basta ascoltare un cuore che batte” e ad ogni tuo sorriso, ogni problema svaniva nell’infinito, di quelle mura di una casa sconosciuta…
E poi riapri gli occhi, è già mattino, la realtà ti sputa in faccia la verità, e non ti resta che aspettare la notte seguente, per poter continuare a sognare…