Da questi scogli che il tempo ha inerpicato verso il cielo, in alto dove sembra volare, il respiro del mare t’accarezza il viso. Lo fa come natura vuole con la forza e la dolcezza per ammaliarti e impaurirti insieme. Tocchi le nuvole, i gabbiani e le sterne s’intrecciano nel vuoto, stridule grida si fondono nel leggero brusio dell’acqua che ne specchia il tracciato leggero del volo. Novello Icaro, vorresti vibrarti lungo la roccia, ammirarne ogni suo incavo o arbusto o nido, svelarne la potenza con cui s’erge a fronte d’ogni tempesta, al logorio della risacca. Ti senti solo, in cima al mondo, forse lì tutto è iniziato, il cielo la terra abbracciati hanno fatto per te il Paradiso.
La scogliera
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