L’uomo entra in casa, chiude la porta, è consapevole che con essa si è chiusa anche la possibilità di amare.
“Perché!”, pensa, “perché non sono stato capace!”.
Esce sul balcone, guarda il cielo, è una sera stupenda le stelle sembra si possano quasi toccare, il pensiero corre alle ore appena passate.”Era la sera giusta”.
L’uomo rivive i momenti, da quando si sono incontrati a quando l’ha lasciata sotto casa, nella testa è tutto un ribollire di attimi, di emozioni che aveva dimenticato di conoscere.
Passare il tempo con lei era stato stupendo, si è saziato delle sue parole, dei suoi occhi della sua dolcezza.
Da tanto non provava quella sensazione, era bellissima, ma adesso faceva male, di uno strano dolore, quel dolore che non sai spiegare, ma tanto è forte quanto più è sublime.
“Perché! Perché! Sarebbe bastato così poco così poco , sarebbe bastato avvicinare le mie labbra alle sue”.
L’uomo non si dà pace, ha capito che forse si è giocato la sua possibilità e ha perso.
LA PAURA DI AMARE
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