Ecco i colori della notte, col suo prezioso mantello mi copre e adagia nel mio cuore il sogno che docile si lascia imprigionare, momento sublime, desiderato che riesce a catturare l’anima, mi lambisce i sensi, li maltratta o li accarezza, non riesco a difendermi. Tu beffardo padrone del sogno mi torturi, mi prendi la mano e poi la lasci, non trovo rifugio per la mia anima che nel buio è ancora più indifesa, stanca. Presto la notte seguirà il suo destino, ma con la nuova luna, in un nuovo sogno, tu cercherai il mio perdono.
(Mirella Narducci)