La nostra giornata inizia con un piccolo magico nanomomento, si trova fra il torpore e il risveglio, e si manifesta solo a chi è attento. E’ un dolce istante in cui non vi sono i rimorsi del passato, l’ansia del presente e l’angoscia del futuro; non si è giovani o vecchi, ricchi o poveri, tristi o felici, maschi o femmine; si è inconsapevoli dell’esistenza di un sé, di un me, di un te e tantomeno di un voi e un noi. Per un attimo solo riceviamo il dono di assaporare una vita libera da condizionamenti, angosce, paure e pensieri, in cui si gode solo dell’istante presente del semplice risveglio e nulla più. Ma ahimè, dura solo un fremito di ciglia questo dono e sfugge ai più.
(l’Effimera)