Non c’è monotonia nei tuoi
versi, la tua penna ci provoca,
disegni un paradiso che ci lusinga.
Scrivi di follie bizzarre, porti il
piacere sotto i nostri occhi attenti.
Guerriera che non arrossisce
imbastisce lotte d’amore, cancan
sfrenati e inviti stolta col pensiero
a seguire le arcate di gambe impudiche
che a tratti mostrano le fessure d’una
dolce natura.
Narri di antichi amori sradicati dal cuore
e noi già fuori senno osserviamo come la
gioia fugge dalla tua fronte e più non scrivi
sciolta, estasiata.
Solo singhiozzi dal tuo petto osserviamo in
queste pagine sciatte, perle le lacrime
scendono dai tuoi occhi e accecano il cuore.
(Mirella Narducci)