Nella penombra della stanza accanto al velo di una tenda che lieve si muove al caldo alito dell’aria, c’è la tristezza, è quì a farmi compagnia, ha posato le sue valige vicino alla porta e mi guarda, sa che l’aspettavo, che riesco ad accettarla in silenzio. Lei rovista fra le mie angosce, tormenta la mia anima, lacera il mio cuore, nessuno come lei è mia amica, sa quello che penso, quello che voglio, rimane il tempo necessario consolandomi con i ricordi, mi regala languide movenze rese lente da questa torrida estate. La mente rincorre visioni di lidi lontani, di oasi fresche, giunge a vedere i tuoi occhi azzurri, i tuoi sorrisi, vengo da te ad affogare la mia triste compagna, negli abbissi profondi, dove disconoscerà la strada delle mie emozioni e sarò libera, di perdermi nel mare dei tuoi occhi.
(Mirella Narducci)