Ho visto la mia musa, diafana fanciulla dai lunghi capelli, dal viso mesto era fra i fumi neri d’un groviglio di macchine. Assente, indifferente sorda ai richiami, agli sguardi di tutti. Come vestale inespugnabile andava decisa nel caos d’un secolo oscuro, lei sola luce di speranza, veloce si dileguava. Provai a chiamarla : Speranza, ma solo l’eco a me fece ritorno…….!!
La mia musa
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