Con qual diritto mettete gli uccelli in gabbia?
Con quale diritto togliete questi cantori alle macchie,
alle sorgenti, all’aurora, ai nembi, ai venti che son di loro?
Con quale diritto rubate la vita a questi viventi?
Uomo, credi tu che Dio, questo Padre, faccia nascere
l’ala per appenderla al chiodo della tua finestra?
Non puoi tu vivere felice senza questo?
Che cosa han fatto dunque quei poveri innocenti
per stare in prigione col loro nido e la loro compagna?
Date la chiave dei campi a tutti questi reclusi!
Ai campi i rosignoli, ai campi le rondini.
Le anime sconteranno il male che si fa alle ali:
La bilancia invisibile ha due piatti oscuri.
Abbiate cura delle gabbie di cui ornate le vostre pareti!
Le gabbie dorate non sono che nere graticole.
La sinistra uccelliera genera le Bastiglie.
Rispettate i dolci passeggeri dell’aria, dei prati, dei mari!
Tutta la libertà non si sottrae agli uccelli:
un giusto e crudo destino la riprende agli uomini.
Noi abbiamo i tiranni perché tiranni siamo.