La gioventù che abbiamo in quel tempo
tanto logorata ora ci manca.
Non contenti del vigore che tutto il corpo
poteva trasmettere si scherzava sulla morte
e tutto sarebbe accaduto, ma non a noi.
Beata età, dove si è belli come i fiori, dove
il dolore dura un attimo e il tempo non
passa mai.
Cos’è che potrà fermare quegli attimi
il ricordo che si offusca e a stento dimentica.
Grida lancinanti, disperate si perdono
negli spazi, sono i lamenti strazianti
dei fanciulli che eravamo, vogliono
emozionare come una volta e gridano
forte perche noi ne possiamo raccogliere
le voci.
Cosa vogliono dirci, che siamo cambiati
che non sogniamo più, che dobbiamo
svegliare dal torpore le nostre coscienze.
Una distanza enorme ci separa, a noi giungono
gli echi del passato e come fiocchi di neve
con tonfo leggero cadono e avvolgono, spengono
ogni resistenza, assopiscono le frenesie goliardiche
e ora adulti sotto una coltre bianca sommersi dai ricordi
cerchiamo una seconda giovinezza.
(Mirella Narducci)