La camomilla bollente sul tavolo, seduto in cucina, con la luce accesa, il resto della casa è al buio, anche il cane dorme…
Soffiando nella tazza, vedo gli occhi riflessi, e lo sguardo viene catturato dal rumore delle lancette, provenienti dall’orologio appeso al muro, il primo pensiero, un insieme di immagini passate, dopo una ventina di lancette, appare il presente.
Quel tempo attuale incerto, che si fa capire a tratti, e alle volte, nasconde ogni chiarezza, mentre fuori una leggera aria muove gli alberi, ogni foglia, parla, ogni ventata, indica, le giuste parole da dire domani, ispirazioni per affrontare ogni situazione.
Forse il cane, ha sentito i miei pensieri, arriva in cucina, si stiracchia e mi guarda, come se capisse, il mio leggero disagio di questo tempo, e gli chiedo “che devo fare?”
Al primo sorso di camomilla, mi accorgo, quanto è fredda, troppo tempo per pensare, invece di agire…
(Ejay Ivan Lac)