Una sorgente da’ vita al mio corso.
Esile, attraverso erbe montane
da cui traggo elementi vitali.
La pioggia si aggiunge e rafforza,
goccia dopo goccia,
questa discesa alla valle.
Lontana.
I primi salti di roccia mi scompongono,
mi agitano e l’acqua mia ribolle
sempre più piena di vita.
Spumeggio, travolgo,
creo buche che riempio di sassi,
Lascio quei monti e mi avvio nella piana.
Vicina.
Qui trovo sponde accoglienti
che guidano il mio fluire.
Le ultime opere umane
sbarrano invano la strada.
Mi scuotono ancora, anche se tardi.
Violente.
…
Una piccola parte di me
si raccoglie nei canneti e si ferma.
Intravvedo un’ansa tranquilla
e poi quel lago,
dove si perderanno
le mie gocce di memoria.
Per sempre.
Il viaggio dell’Acqua
Post precedente
2 commenti
i nostri pensieri e le parole sono onde emanate da una chiusa memoria ,che testimonia il nostro passato,
Il nostro passato è anche il presente. Attimo dopo attimo, fino a quando non ci sarà più tempo.