Mentre ti nascondevo il viso, i miei capelli leggeri si dividevano come se le dita separassero le ciocche, e con un lungo tocco ne carezzavan giù fino alle punte. Il vento padrone delle chiome le ghermiva con dispetto per farmi sentir me stessa, senza fermagli e nastri mi voleva selvaggia, vera. Quello scompiglio naturale, scomposto mi dava un’aria giovane, ribelle, quell’aria prepotente arruffava la testa mentre il mio viso prendeva l’aspetto di bimba, senza trucco pulita con negli occhi ancora l’ingenua luce d’una semplicità nuova.
Il vento fra i capelli
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