Vorrei che il palcoscenico fosse sottile come la corda di un funambolo affinché nessun inetto vi ci si arrischiasse sopra.
Vorrei che il palcoscenico fosse sottile come la corda di un funambolo affinché nessun inetto vi ci si arrischiasse sopra.
2 commenti
ti amo! cercavo esattamente questa frase….l’avevo trascritta su qualche foglio perduto nella mia caotica stanza e poi tu mi hai salvato! Comunque condivido con Goethe se non fosse che nessuno a quel punto sarebbe degno di salirci davvero su quel palco.
é vero, è un palco sacro e non andrebbe profanato ma d’altra parte quel palco può insegnare cose che nessuna scuola o accademia di recitazione insegnerà mai!Un grande del teatro, per non dire IL grande….Stanislavskij, non a caso non costituì mai una scuola vera e propia ma organizzò sempre studi…erano più vicini al teatro vero, che non può essere insegnato fino in fondo e a un certo punto bisogna viverlo su quel palco. Tanto infondo tutti rimrremo sempre un pò inetti…non credi?
Appassinato di teatro anche tu?Fammi sapere quello che pensi…aspetto una tua mail!
Davvero una frase esemplare!!!!!e vi dirò di più “tutti possono recitare tranne alcuni attori”(Grotowski)……..il teatro è amore è passione,ma purtroppo sempre piu inetti si spacciano per attori senza saperene nemmeno il significato….una sera parlai con Marzio Onorato(un attore della compagnia di Eduardo De Filippo)e gli chiesi chi per lui oggi poteva lustrarsi di questo titolo,la sua risposta fu secca e chiara,”Eduardo era un attore,De Sica era un attore,Troisi era un attore,gli altri sono ancora degli allievi”……