Rimani qui questa notte seduto sul gradino, sotto questo cupo cielo, parlami spiegami che l’inferno non c’è,che in quell’abisso dove ho lasciato gli occhi non sarà la mia dimora, dove ho perso tutto quello che c’era da perdere. Tu come una fune tesa, ti lasci prendere e mi vedi risalire, spaventata dal tuo tanto amore, esco dal baratro, le fiamme più non bruciano, rugiada fresca come le tue poesie a goccia a goccia, mi ridanno la vita.
(Mirella Narducci)