Ti guardavo beata e nel vederti nella nicchia d’un guscio, soffice, dormire aspettavo. Bello mirarti il bel visino gli occhietti chiusi nell’estasi di un sogno irreale, fremiti, palpiti il corpicino lieve sussulta ai battiti del cuore. Piccolo dormiente, anelo ogni tuo respiro, felice di saperti ignaro protetto in braccio a Morfeo, assente dal mondo, non c’è piega amara non c’è paura sulla tua fronte libera, riposa. Come piccolo tabernacolo custodisci il tuo lieve respiro, il lenzuolino lo percepisce e si solleva un tantino. E’ bello entrare nella tua casa, fatta di profumi, di latte e di sorrisi. Come in un sacrario in punta di piedi mi affretto ad uscire, lasciando a questa giornata di sole, godere insieme a te il tuo dolce riposo.
(Mirella Narducci)