L’uomo di genio deve, al tempo stesso, vedere più lucidamente e sognare di più dell’uomo normale
FERNANDO PESSOA, IL LIBRO DEL GENIO E DELLA FOLLIA
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la ragione per cui un poeta non è in genere anche un matematico: la poesia è il prodotto di un’attività di sintesi, la matematica di un’attività di analisi. E’ questa la vera ragione, la ragione fondamentale che tutti conosciamo.
FERNANDO PESSOA, IL LIBRO DEL GENIO E DELLA FOLLIA
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Abbiamo più o meno compreso la natura del genio: è un grande potere nella debolezza; in certo senso, una grande quantità di cattiva qualità. Le sue basi, lo vediamo, sono anormali; in sé, il genio è un’espansione dell’anormalità; in qualche modo, una normalità superiore. Percepiamo ora il rapporto tra questo e la follia; l’alienazione mentale è il terreno sul quale è costruito l’intero edificio.
FERNANDO PESSOA, IL LIBRO DEL GENIO E DELLA FOLLIA
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Solo i grandi geni hanno doveri artistici
FERNANDO PESSOA, IL LIBRO DEL GENIO E DELLA FOLLIA
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Sarebbe interessante scrivere uno studio – forse un intero libro – si malefici del genio
FERNANDO PESSOA, IL LIBRO DEL GENIO E DELLA FOLLIA
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