Nell’afa uggiosa del giorno
lei guarda da un vetro svogliata.
Vuole fuggire dalle antiche
sordide sottomissioni.
Vuole vivere la sua sessualità
senza pregiudizi
che fin dalla culla
son cresciuti con lei.
Vuole cedere ad un uomo
senza darsi in suo potere.
Vuole sentirsi libera
senza essere schiacciata
dai sensi di colpa.
Forse troppo fredda
un po Medea, pronta
ad abbattere quella moralità
da medioevo.
Follemente inquieta chiusa
nei silenzi opachi come l’afa
di questo triste giorno.
E’ pronta ad amare cercando
nella memoria i momenti rubati
i sospiri ansimanti i fremiti
di molli lingue di fiamma
che la divorano ardenti.
Sono i ricordi di quando
le sue curve morbide e fiere
facevano girare la testa al mondo intero….
Mirella Narducci