Il dolore, ciò che rifuggo è di nuovo nel mio petto. Crudele strappa i fiori dalla terra, calpesta lettere d’amore, secca le piccole radici, niente più germoglia al suo apparire. Il dolore pietrifica, immenso non sai come lenirlo, quante storie hai sentito, tutte finite male, il tuo non è diverso ti ha avvolto nelle sue spire e ti trascina infondo. Amara bevanda, goccia a goccia trova un varco e come fiume silente diventa vortice impetuoso, tutto travolge e smarrisce. Il dolore è dei vinti, è pieno di domande, è un numero di errori, di perchè il dolore non ti risponde mai, non fa vedere oltre, come un macigno ti abitua al suo peso che pian piano tuo diventa, una sol cosa sei, solida pietra e più dolor non provi.
Il dolore
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