Dolore è vedere te che non vuoi più reagire,
te ne stai chiuso nelle tue convinzioni scandite solo dal lento gocciolare della flebo, ma tanto a te che importa?
Non c’è niente che vuoi fare, solo, lo guardo fisso al muro sempre più sbiadito;
non c’è parola che susciti in te un sorriso ma solo lo stridere dei tuoi denti come ad indicare lo sdegno per questa vita che vita non lo è più, per te, per noi, per tutti.
E intanto De Andrè suona le sue canzoni d’Amore ed è come un pugno sul muro tant’è forte il contrasto…
dolore è vedere che tu rifiuti la vita con tutte le minime forze che ti sono rimaste e intanto scende la sera e muto un grido si fa strada dentro me,
un grido che non avrà mai un perchè!