Sei qui, ti ho chiamato,
mi hai raggiunto in questa
stanza buia.
Si volevo così, in questa
oscurità, dove invisibili i
miei tratti non saranno
lettura per i tuoi occhi e
la mia anima sepolta da
una melodia manterrà i
segreti in quelle note che
ti sfioreranno il cuore.
Ti darò la mano, come corda
di violino vibrerà e ti regalerà
ogni palpito, vulnerabile come
una rosa senza spine, come lieve
carezza in questo buio mi vedrai
solo con gli occhi dell’amore e le
trame sottili della storia avvolgeranno
il tempo che in questa stanza sembra
non scandire, più l’ore.
(Mirella Narducci)
1 commento
Diventa più interessante così…contatto e…fantasia
Ciao Miry 🙂