La notte, mia regina, nel suo buio nasconde i desideri, i sogni porte per l’eternità dove difficile è dimenticare. Nel suo cielo buio come sacerdotessa li vado a celebrare, sogni, voci remote come echi di conchiglie, le raccolgo e le ascolto, trovando quell’amore che non invecchia mai, stregato che fa battere il cuore. Sogni, che chiusi in bolle di vetro, fragili in un abisso si frantumano e svuotano la mente. Notte che vegli su di me, nel tuo grembo mi culli, alzando drappo pesante tra passato e futuro.
I sogni
Post precedente