Sono una persona semplice, un essere umano che ha amato la vita, considerandola divina.
Sono stata innamorata della vita, pazzamente innamorata della vita umana
Vimala Thakar
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È solo la non azione della mente nella sua totalità, senza frizioni, spontaneamente, secondo una non azione mentale volontaria, che attiva nella persona un’energia che non è cerebrale né psichica.
Niente altro può attivare o mobilitare nell’uomo quella energia non cerebrale e non fisica. Chiamiamola intelligenza.
Vimala Thakar
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La vita è come un tutto. Il linguaggio cambia. Di solito diciamo “vedo” ed è vero, ma chi vede nella dimora del silenzio dirà: “è visto”. La qualità della percezione si modifica.
Vimala Thakar
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Ma l’energia, l’energia nella sua totalità, è a disposizione dell’individuo che ha fatto del silenzio la sua dimora.
Vimala Thakar
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Voi volete interpretare l’evento, identificarlo, riconoscerlo, valutarlo, dargli un’etichetta e collocarlo nella memoria sotto qualche categoria, in modo che tale esperienza vi sia utile per un’ulteriore interpretazione degli eventi. Desideriamo avere una difesa, e le esperienze sono parte del meccanismo di difesa, così come lo è la conoscenza. Abbiamo paura di essere esposti alla vita, di vivere in uno stato di innocenza, di assoluta, incondizionata vulnerabilità al nudo tocco della vita così com’è
Vimala Thakar
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Avete notato quanto è monca, sbilanciata la crescita dell’uomo? Egli ha raffinato il cervello perdendo l’eleganza della semplicità; ha perso la capacità di guardare le cose senza nessun movente, con innocenza, senza trasformare l’atto e l’oggetto di osservazione in un mezzo volto a un fine. L’eleganza, la bellezza della semplicità e dell’innocenza sono perse per l’uomo. Occorre crescere verso la vulnerabilità, la tenerezza, la duttilità della meditazione e allora soltanto l’uomo sarà degno del proprio nome.
Vimala Thakar
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L’uomo vive in uno stato più o meno nevrotico. Le nostre risposte sono inibite, le nostre percezioni condizionate. Non c’è alcuna spontaneità nella vita. Soltanto un processo meccanico di reazione in conformità con il condizionamento, la tradizione, le ambizioni, i movimenti personali e così via.
Vimala Thakar
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Occorre stare quietamente con se stessi per un po’ di tempo a osservare il movimento del pensiero, nello stato di osservazione. Bisogna impararlo, perché, non appena vi ponete nello stato di osservazione, riemerge la vecchia abitudine dell’introspezione, della valutazione. In una frazione di secondo lo stato di osservazione può andar perduto: allora diventate il giudice, colui che fa, colui che esperisce. Bisogna educarsi di giorno in giorno. […] Non è facile quello stato di osservazione in cui non fate qualcosa, in cui non siete attivi, né inattivi, in cui non state oziando e nemmeno non facendo; in cui l’attività mentale dualistica è tenuta in acquiescenza e resta attiva soltanto l’osservazione, né colui che fa, né colui che esperisce
Vimala Thakar
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La meditazione è un modo di vivere totale
Vimala Thakar, Discorsi sulla meditazione
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l’esperienza la devi fare tu in prima persona
Vimala Thakar, Discorsi sulla meditazione
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Abbiamo paura di essere esposti alla vita, di vivere in uno stato di innocenza, di assoluta incondizionata vulnerabilità, al nudo tocco della vita così come è, e di lasciare che le risposte vengano da sole
Vimala Thakar, Discorsi sulla meditazione
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La spiritualità è uno dei desideri. Non è la priorità assoluta. Comincia a vivere immediatamente la verità che hai compreso! Intellettualmente, le persone possono aspirare all’emancipazione o all’illuminazione, ma emotivamente amano essere circondate da piccole schiavitù. Vanno avanti a tessere la rete delle schiavitù. Vogliono appartenere emozionalmente a qualcosa, come la famiglia o la religione. Nel nome della sicurezza, creano questi vincoli emozionali e un senso di appartenenza esclusiva, mentre intellettualmente aspirano all’assoluta libertà, all’illuminazione. Come possono le due cose stare insieme? Sono incompatibili, ma gli esseri umani che diventano sadhakas, ricercatori, vivono una doppia vita. Non sono disonesti; mi riferisco a una divisione interiore. Si accontentano di sapere che la liberazione esiste, di leggere qualcosa al riguardo e di immaginarla. Sono soddisfatti di questo perché la parola “liberazione” ha una sua tossicità, l’emozione connessa al significato di questa parola è intossicante. E loro vivono di questa intossicazione, senza avere realizzato nulla di concreto. Questa divisione interiore, quindi, causa quella penosa sensazione di trovarsi a mani vuote sul finire della vita. Hanno soltanto gli involucri delle parole, non la sostanza interiore della liberazione
Vimala Thakar
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L’unica salvezza del genere umano è in una rivoluzione religiosa dell’individuo. Poiché la fonte di ogni male è nella nostra stessa consapevolezza, dobbiamo affrontare quest’ultima. Tutto ciò che nei secoli passati è stato messo nella nostra mente va completamente eliminato. Ma non è facile sconfiggere o abbandonare milioni di anni se il nostro impegno è scarso, o se non ci proviamo affatto
Vimala Thakar
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Bisogna educare se stessi. Prima si scopre la divisione dentro di sé, poi, per eliminare questa divisione, deve avvenire una purificazione grazie all’educazione, perché l’impurità è il solo squilibrio. Educare, sensibilizzare, raffinare e purificare gli aspetti biologici e psicologici del nostro essere… A quel punto, credo che la divisione interiore scompaia
Vimala Thakar