Nell’Antico Testamento Yahweh ha fatto tanta fatica per fare rispettare il sabato e più di un miliardo di suoi seguaci celebra il giorno dopo anche se lui ufficialmente non ha mai cambiato idea.
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dove si colloca e in che cosa si concretizza il peccato originale?
La risposta appare ovvia: non è stato commesso alcun peccato. Il concetto è stato introdotto da Agostino d’Ippona che, per giustificare la critica a Pelagio sull’origine del male, ha introdotto la teoria della “Colpa originaria” per mano di Adamo. Prima di lui non abbiamo notizia di nessun autore patristico che sostenesse l’idea del Peccato originale.
In aggiunta, se proprio si vuole parlare di colpa, dobbiamo comunque prendere atto che le sue conseguenze non possono macchiare l’umanità intera perché Adamo ed Eva non ne sono i progenitori.
Ma se il Peccato originale non esiste e non ha comunque macchiato l’umanità (visto che Adamo ed Eva non ne sono i progenitori), aveva senso che un Dio (a questo punto non so quale, perché nella Bibbia non si parla di Dio) mandasse suo figlio a farsi massacrare e uccidere per liberare l’umanità da una macchia che non c’è?
Mauro Biglino, La Bibbia non è un libro sacro
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Adamo ed Eva Sono i progenitori dell’homo sapiens. E non sono stati creati dal nulla, ma su di loro gli Elohim sono intervenuti con l’ingegneria genetica, dando come un colpo di acceleratore all’evoluzione umana. Adamo, come nome, significa “quello della terra”, insomma nato su questo pianeta. Letteralmente è più corretto tradurlo “il terrestre”, per distinguerlo evidentemente da chi terrestre non era. Eva invece è Hawà, ovvero “la madre dei viventi”, insomma la progenitrice di tutta la specie umana.
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Nell’Antico Testamento: non c’è Dio, non c’è culto rivolto a Dio, c’è solo l’obbedienza timorosa rivolta a un individuo di nome Yahweh che appartiene al gruppo degli Elohim, esseri in carne e ossa che mai sono definiti ‘dèi’ in termini spirituali
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Spesso dico che la Bibbia ci presenta Yahweh come uno dei meno importanti all’interno del gruppo degli elohim ed ebbe quindi una assegnazione di scarsa rilevanza….”
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E’ vero che siamo vittime di un grande inganno?
E’ vero che ci hanno raccontato una storia non vera?
E’ vero che la storia dell’umanità è da riscrivere?
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“Ritengo che, col passare degli anni e con l’acquisizione di una sempre maggiore libertà di pensiero e di apertura mentale, le varie discipline si apriranno necessariamente a ipotesi che fino ad ora venivano scartate in modo aprioristico. Purtroppo certa scienza aveva assunto le caratteristiche tipiche di una religione: affermazione dogmatica dei concetti che paiono acquisiti, rifiuto del nuovo che viene definito inaccettabile per principio.
Ora si affacciano sul palcoscenico menti aperte, eraclitee, disponibili a valutare ciò che prima veniva cestinato ma che, ad un esame sereno, si dimostra invece capace di aprire nuove linee di indagine.
Testi antichi e moderne conoscenze stanno svelando parallelismi inattesi e utili per ipotizzare risposte e spiegazioni che la conoscenza tradizionale non è stata fino ad ora in grado di fornire”.
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Quello che scrivo oggi- e che ripeto nelle mie conferenze per l’Italia- deriva da una lunga esperienza di traduzioni letterali. E quello che racconto nel libro è ciò che per primo ha stupito me. Sono convinto che la religione nella quale siamo stati educati sia nata, in realtà, da un contatto tra l’umanità ed esseri tecnologicamente superiori. La Bibbia è una storia vera, racconta episodi concreti, ma poi con il passare del tempo si è perso il contatto con questa “fisicità” ed è subentrata l’elaborazione teologica
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siamo stati creati per amare e servire Dio. Questa frase contiene un profondo concetto di verità. Nel senso che questi esseri ci hanno formati perché lavorassimo al posto loro. Era un servizio estremamente concreto, molto più di quanto non si pensi. Da dove sono arrivati? In questo caso ci sono molte ipotesi, io non mi sbilancio. Il mio metodo è leggere e descrivere ciò che c’è scritto nel Codice di Leningrado. Ognuno poi può scegliere l’ipotesi che preferisce, in attesa che sia avvalorata dalla ricerca scientifica. Quindi possono essere arrivati da Nibiru- come diceva Zecharia Sitchin- o magari dalla zona di Orione- come farebbero pensare certi riferimenti aramaici all’interno della Bibbia stessa…Ma dobbiamo sapere che siamo di fronte solo a possibilità senza certezza. Per quel che mi riguarda, però, se un giorno si dimostrasse che Nibiru è un’elaborazione della fantasia, non cambierà nulla. Nel senso che ciò che è scritto nella Bibbia rimane scritto. La Bibbia non si pone il problema del punto di origine di questi signori, dice semplicemente che c’erano. E io mi attengo a questo