Fottiti vita marcia, da quando sono nato hai fatto di me il tuo giocattolo, tu, lurida bastarda, mi hai fatto strillare nella mia culla, facendomi girare ospedali ogni mese, fottiti vita marcia, che hai trascinato nella morte la persona che amavo, a piedi nudi appesa ad un cappio al collo, in quella stanza buia e fredda, dove il male strofinava sui muri, ridendo e puzzando di dispetto, vita di merda che, hai trascinato giù nel fiume la mia migliore amica, e più tiravi e lei più gridava dalla paura, la sentivi gridare bastarda? Tu, vita del cazzo, che hai reso il mio cuore di ghiaccio, che hai impaurito la mia anima, per te, ora, ho paura di tutto, ho paura di perdere le persone che mi fanno stare bene, vedo male ovunque, vedo delusioni in ogni sguardo, in ogni cuore, lurida schifosa, che mi hai reso insopportabile, con una famiglia insopportabile, tu, che mi hai fatto incontrare ragazze puttane, ragazze deluse, ragazze del cazzo, che mi hanno ucciso il cuore, brutta vita marcia, che hai reso la mia anima fragile, e alle volte falsa, che non mi dai mai nulla di buono, che non mi dai mai speranza, che ad ogni mia insicurezza perdo una ragazza, e mi ritrovo con storie da una scopata e basta….. Tu, che strisci sui muri della mia stanza, aspettando la mia anima, ma non accadrà mai, perché ora combatto, e te ne darò così tante che non ne avrò mai abbastanza.
(Ejay Ivan Lac)