Per quanto tempo hai finto,
mangiato il mio pane
bevuto la mia acqua,
dividevi il mio cuscino,
ingoiavo il tuo respiro
e la tua falsità era dipinta
sul tuo volto.
Come una lama, la sofferenza
di questa verità, mi divorava,
per quanto la tua maschera a
me ti nascondeva.
Giorni, anni vissuti nella menzogna
perché, quale scopo folle d’insultare
l’amore, la verità.
Tutto è cambiato, ora per amarmi
dovrai guardarmi negli occhi e loro
se umidi di pianto, dovranno
convincere le mie labbra a dire una
parola soltanto: Ti credo!!
(Mirella Narducci)