Quella volta ero rilassato, mentre camminavo all’interno di quel corridoio metallico, mentre le pareti venivano percorse da tante piccole lucine bluastre, che non davano fastidio, ma erano leggere e piacevoli, il buio non faceva paura, era soave e quella melodia elettrica che si sentiva come sotto fondo rigenerava il mio spirito, sotto la mia pelle tutto si emozionava, e i figli di puttana che mi hanno ferito non esistevano più, li qualcuno mi teneva per mano e mi dava conforto, li qualcuno sapeva come farmi dimenticare il mondo, ero calmo, e non avevo tensioni, quella sensazione di nervoso, agitazione e pensieri fissi non esistevano, ero leggero senza il peso del mondo su le mie spalle, il distacco dal pianeta e il piacere straordinario di sentirmi bene e amato, quella mano che mi teneva con se, diversa dalla mia, ma tanto sensibile alle vibrazioni dei miei pensieri e dell’acqua racchiusa nelle mie cellule, guardai negli occhi quella creatura, che mi diceva che tutto stava cambiando e che dovevo avere fiducia, mi comunicava che i miei messaggi erano buoni, che quello che facevo era la chiave di tutto quello che sarebbe successo, ed io ero emozionato e felice, finalmente avevo capito che ero importante per qualcuno, e la cosa fantastica e che non era un essere umano, ma qualcosa che mi ha fatto capire molte cose nascoste di quello che ero, di quello che siamo.
Anche se era solo un sogno io so che era reale, farò della mia vita un gioiello importante, non deluderò me stesso, ne l’universo, e sopratutto non deluderò i nostri creatori.
(Ejay Ivan Lac)