E tu tenera dolce gattina mia col tuo nero manto lucente
quante volte mi hai ascoltata nel buio della notte,
quante volte hai lasciato che bagnassi di lacrime il tuo pelo
mentre accarezzandoti cercavo un po di conforto…
dolce piccola gattina mia che mi sgridi quando faccio tardi
ma che poi mi perdoni subito sdraiandoti al mio fianco la notte,
quando mi parli guardandomi dolcemente io ti rispondo nel nostro
linguaggio incomprensibile al genere umano e si forma un ponte
tra i nostri due mondi che paiono tanto distanti tra loro
ma che forse così lontani poi non sono….
tu gatta e io donna unite nell’animo parliamo la stessa lingua,
abbiamo bisogno dello stesso amore,
dello stesso calore percepito dallo sfiorare della tua morbida zampina
sulla mia mano tesa verso te e tutte due ci diciamo “io ci sono”….
La sera te ne stai sdraiata contro il mio fianco
e mi guardi coi tuoi occhi ambrati mentre insieme ci godiamo
i rumori della notte…qualche grillo che canta solitario…
la fresca brezza di fine estate che fa appena muovere le tende
al chiaror della luna e intanto sogniamo un mondo migliore…
un mondo fatto d’amore puro, rispetto e tolleranza,
nobili sentimenti che accomunano tutti gli esseri viventi
poichè tutti viviamo sullo stesso pianeta
basta sapersi guardare, ascoltare con gli occhi del cuore.
(alla mia amatissima gatta persiana Uvafragola)