E non mi importa se mi odierai. Se prenderai a pugni il mio cuore nel tuo petto.
Non mi importa se sarò delusione nella tua mente. Se sarò solo un ricordo, passato, nostalgico, ho deludente. E’ l’amore, fuoco che arde, passione, con i suoi momenti di freddo, i suoi spazzi glaciali, ed io…io sto morendo di freddo. Ma ti amo, nel destino sventurato, negli occhi che mi lasciano l’ultimo ciao, l’ultimo abbraccio. Ti amo, anche quando dovrei odiarti. Si, odiarti. Ma di te ho sete d’amore, anche se dissetato nei ricordi, sto morendo, sto morendo di te. E’ la parte peggiore, quella che ho sempre amato. Amato si, e odiata in silenzio. Ho amato il tuo dubbio, ho amato le ombre che ti hanno accompagnato, che si infilavano tra di noi, nei nostri momenti, ho amato la rabbia, quella che accompagnava momenti che non mi appartenevano, ho amato le tue lacrime e i tuoi sorrisi, ma volevo amare anche, ciò che avevi nel cuore, quelle emozioni che non uscivano. Che si incastravano dalle colpe di chi non ti ha saputo amare. Ho amato un fiore, una rosa, chiusa da molti anni. Una rosa di un giardiniere che l’ha resa seme, radici nella terra senza sole. E allora odiami se non sei mai riuscita ad amarmi. Odiami, cosi avrò un posto nel tuo cuore. Prendi a pugni il mio ricordo. Sporca tutto ciò che è stato. Io intanto continuerò ad amarti, come ho sempre fatto. Ma questa volta lo farò in silenzio. Senza che tu possa udire la mia voce. Senza pelle da poter accarezzare. Odiami. Come sempre…Come quando ci amavamo.
E allora odiami
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