Cosa aspetti,
nella penombra in silenzio,
il fumo acre della tua sigaretta
si diffonde tra pareti mute, lo
assorbe il mio respiro e mi toglie
il fiato più del tuo sguardo vuoto.
L’attesa si fa pesante, quando si
accende il desiderio si scioglie
quel nodo di paura, quelle domande
che chiedono alla mia presenza di
aspettare.
Ma tu mi hai dimenticata in quella
nuvola di fumo che t’intossica l’anima.
Lascia che si dissolva e le tue labbra
tornino dolci come il miele, voglio il
loro sapore, e il tuo amore.
(Mirella Narducci)