Dentro, ogni libro, nasconde un altro libro fatto di niente. Non lo avvertite quando leggete una pagina colma di parole?
Il vasto golfo del vuoto oltre la fragile rete delle lettere che, spettri, conferiscono una sembianza di vita a cose o persone che in realtà non sono niente.
Niente di Niente.
No, come in seguito capii, era l’atto di leggere che contava, non il fatto che le pagine fossero vuote o piene.
Da: “La leggenda del libro che non c’è“, di Wharton Thomas