Nulla c’è di temibile nella vita per colui che realmente sappia che nulla vi è di temibile nel non più vivere. Stolto quindi è colui che asserisce di temere la morte e ciò non a causa del dolore che essa ci può arrecare al momento del trapasso, ma perché è turbato dall’ attesa continua della morte stessa. Quello che non ci sconvolge al momento della sua comparsa, scioccamente ci turba se l’attendiamo. Perciò la morte, il più temuto di tutti i mali, per noi è nulla, dato che quando noi siamo vivi essa non esiste, quando si presenta non esistiamo più noi.
Ma la gente da una parte fugge la morte come il peggior di tutti i mali, invocandola poi, per contro, come il rimedio ai mali presenti.
Giulio Cesare Maggi, Epicuro e oltre
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E così come dei cibi sceglie non già la quantità ma quelli migliori, così del tempo preferisce usufruire non di quello di più lunga durata quanto piuttosto di quello meglio godibile.
Giulio Cesare Maggi, Epicuro e oltre
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Non sono certo le bevute prolungate, le feste, il godere di giovanetti e donne né di squisiti pesci e di quant’altro di delizioso possa offrirci una ricca mensa che fanno una vita felice, ma un lucido ragionamento sulle cause di ogni scelta o ripulsa, al fine di rimuovere da noi false opinioni che causano all’animo turbamenti di non piccolo momento.
Giulio Cesare Maggi, Epicuro e oltre
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È pertanto preferibile esser uomini privi di fortuna ma saggi piuttosto che fortunati ma stolti, ed in concreto è meglio che un bel progetto non vada a buon fine piuttosto che abbia successo uno privo di buon senso.
Giulio Cesare Maggi, Epicuro e oltre
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Il saggio, così come non disdegna di vivere, parimenti non teme il non vivere ulteriormente: per lui la vita non è un male ma neppure crede che lo sia il non vivere più.
Giulio Cesare Maggi, Epicuro e oltre
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E così come dei cibi sceglie non già la quantità ma quelli migliori, così del tempo preferisce usufruire non di quello di più lunga durata quanto piuttosto di quello meglio godibile.
Giulio Cesare Maggi, Epicuro e oltre
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Chi poi esorta il giovane a bene vivere e il vecchio a ben morire è uomo stolto, non solo per quanto di piacevole vi è sempre nella vita pur nell’età avanzata, ma anche perché unica è l’attitudine a bene vivere e a bene morire. Ancor peggio si comporta chi dica esser preferibile il non essere mai nato “ma, dato che è nato, passare al più presto le porte dell’Ade”
Giulio Cesare Maggi, Epicuro e oltre
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