“Perché ti sei portata un quaderno.
Lei si stiracchiò. Improvvisamente si sentiva stanca, come se avesse scritto pagine su pagine.
Così, pensavo di scrivere di ciò che io e Ofer avremmo visto lungo il cammino, di tenere una specie di diario di viaggio. Quando andavamo all’estero tutti insieme scrivevamo sempre ciò che succedeva.
Era lei a scrivere, la sera, in albergo, o nelle pause, o durante un lungo trasferimento. Gli altri si rifiutavano di collaborare, …. la prendevano affettuosamente in giro per quel suo impegno, superfluo e infantile a loro parere, mentre lei insisteva: se non scriviamo, dimenticheremo. Ma che c’è da ricordare? ribattevano loro, che quel vecchio sul battello ha vomitato sul piede di papà? Che a Adam hanno servito un anguilla al posto della cotoletta che aveva ordinato? Lei taceva e pensava, vedrete che un giorno vorrete ricordarvi di come ci siamo divertiti, di come abbiamo riso.
Si sforzava di essere il più dettagliata possibile in quei diari di viaggio. E ogni volta che non le andava di scrivere, che la mano le si impigriva o gli occhi le si chiudevano per la stanchezza, si immaginava gli anni in cui si sarebbe seduta accanto a Ilan, preferibilmente nelle lunghe sere d’inverno, con una tazza di punch caldo, entrambi avvolti in un plaid a quadretti, a leggersi a vicenda stralci di quei diari completati da cartoline, menu, biglietti di ingresso a vari siti, di spettacoli, treni, musei. Ilan, naturalmente, aveva indovinato tutto, compreso il plaid a quadretti. Lei era sempre così trasparente per lui. Promettimi solo di spararmi un attimo prima che accada, le aveva detto. Ma glielo diceva riguardo a così tante cose.”
David Grossman, A un cerbiatto somiglia il mio amore
2 commenti
eh ma qui non c’e’ una frase belle ne’ significativa ma e’ di tanto scaduto il gusto letterario?Ma come si fa a citare questi autori?
Ti posso assicurare che è un autore talentuoso e capace, e che i suoi libri sono gioielli. Invece di criticare a vanvera, informati come si deve e approfondisci da te.