non c’è più tempo per fuggire e forza per resistere, doveva essere questo istante, e questo istante è, credimi, signore amato mio, quest’istante sarà, da adesso in poi; sarà, fino alla fine
ALESSANDRO BARICCO * SETA
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– Forse è che la vita, alle volte, ti gira in un modo che non c’è proprio più niente da dire.
Disse.
– Più niente, per sempre.
Nessuno sembrava vederlo, e nulla lui sembrava vedere. Era un filo d’oro che correva diritto nella trama di un tappeto tessuto da un folle.
ALESSANDRO BARICCO * SETA
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– Com’è l’Africa? -, gli chiedevano.
– Stanca.
ALESSANDRO BARICCO * SETA
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La vita brulicava sottovoce, si muoveva con una lentezza astuta, come un animale braccato nella tana. Il mondo sembrava lontano secoli.
ALESSANDRO BARICCO * SETA
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L’ultima cosa che vide, prima di uscire, furono gli occhi di lei, fissi nei suoi, perfettamente muti.
ALESSANDRO BARICCO * SETA
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– E dove sarebbe, di preciso, questo Giappone?
Sempre dritto di là. Fino alla fine del mondo.
ALESSANDRO BARICCO * SETA
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ritornò nella sua casa. Mai gli era sembrata cosi grande: e mai così illogico il suo destino.
ALESSANDRO BARICCO * SETA
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Nel buio, era un nulla amarla e non amare lei
ALESSANDRO BARICCO * SETA
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