Stamattina ho ripreso a respirare. Mi sono svegliata,la sveglia è suonata all’ora in cui era stata abituata,mi mancava quel suono odioso nelle ore in cui il sole ancora non vuol uscire. Ho ripreso la mia vita di sempre,con qualcosa in meno e qualcosa in più.
Il freddo mattutino,il maglione nuovo,il sole che spicca sul viso..un viso un po’ stanco dopo aver trascorso giornate interminabili in casa..un viso sempre sorridente.
Ho ripreso a respirare con un po’ di paura. E’ stato bello,riprendere le vecchie abitudini ed apprezzarle,rivedere chi ti sorride tutti i giorni e chi no.
Son passati comunque alcuni giorni,ci ho pensato,ci ho riflettuto,ho cercato di vedere i pro e i contro. Poi ieri incontro questa signora,senza braccia,due protesi,due mani finte da dar paura. E mi racconta di un incidente,aveva circa trent’anni e due figli,un marito che non l ha mai lasciata,perché lei dice ‘che la bellezza è dentro’. Può sembrare una frase fatta,le dico. Ma è la verità.
Poi me ne vado,con un senso di rimorso,di colpa. Penso alle sue parole ‘Ah è stato un incidente? Un brutto colpo eh? Ti ricordi qualcosa? ‘
Ricordo e non ricordo. Voglio ricordare e no. Perché mi è andata bene,alla fine. Non sporcherò le pagine di lacrime perché non riesco ad addormentarmi senza rivivere quell’attimo,quel dolore,quell’assurdo.. Non sporcherò le pagine chiedendomi continuamente il ‘perché’ e soprattutto perché a me. Perché non sono scesa prima o dopo,perché ho aspettato tanto,perché io ero lì,stesa a terra coperta da una paura che mi bagnava il volto,i capelli,le labbra. Lo stomaco lo sentivo forte e il cuore in modo irregolare.
E allora quando capisci davvero le cose,prendi e raccogli la vita con un animo diverso. E grazie ad un Dio che non esiste grazie a non so chi che sono qua.
Grazie.
10 november.
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