A ogni donna onesta, che non fosse brutta, poteva capitar facilmente di vedersi guardata con strana insistenza da qualcuno; e se colta all’improvviso, turbarsene; se prevenuta della propria bellezza, compiacersene. Ora a nessuna donna onesta, nel segreto della propria coscienza, sarebbe sembrato di commettere peccato in quell’istante di turbamento o di compiacenza, carezzando col pensiero quel desiderio suscitato, immaginando in uno sprazzo fuggevole un’altra vita, un altro amore… Poi la vista delle cose attorno richiamava, ricomponeva la coscienza del proprio stato, dei propri doveri; e tutto finiva lì… Momenti! Non si sentiva forse ciascuno guizzar dentro, spesso, pensieri strani, quasi lampi di follia, pensieri inconseguenti, inconfessabili, come sorti da un’anima diversa da quella che normalmente ci riconosciamo? Poi quei guizzi si spengono, e ritorna l’ombra uggiosa o la calma luce consueta.
Luigi Pirandello, da “L’esclusa”
3 commenti
Nihil mihi conscio.
L’INCONTRO
Del tuo pensiero
colgo l’attimo
e mi viene l’amore
come onda sul mare
là oltre la sabbia
ride il nostro domani.
Luigi Ederle
Esiste un limite a tutto. Nesun eccesso può essere positivo ne non ascoltare l’istinto e nemmeno farlo divampare. Perchè l’amore è una cosa potente e importante e altrettanto è facile confonderla con qualcosa che amore non è. Non siamo animali, non solo.