“Oceano e Gea come dinosauri, Titani senza volto dominavano il mondo, come pianta senza Sole o anima senz’amore. Quando i peccati pesavano come lacrime sul viso, e il bene risiedere su un territorio irriso, più lontano delle Caroline, più profondo delle Marianne. Vivevo nel nulla prima del Tempo.
Il Perdono e l’Amore le mie uniche armi, sostituiscono la vendetta e l’odio, trapassano come la notte e il giorno nell’oblio del mondo.
Il destino, il riflesso dei miei fratelli sulla mia pelle… Se vuoi slanciarti verso i Cieli, devi prima aver toccato il fondo.
Oh mia famiglia, miei fratelli… il vostro volto, il vostro riflesso riecheggerà lucido tra le mie ultime lacrime, che come pioggia d’estate vi rinfrescheranno l’anima, scivolando dolcemente sui nostri ricordi.
Megiddo il mio ritorno attenderà, continuate a Volare e a Credere!
Gravitoni, come un’alba, come un’esplosione sorgono dal mio cuore, innalzando una nuova via, un ponte tra due mondi. Sono qui, l’Iperuranio ad un soffio d’angelo, ora sento il vuoto colmare il nulla, un’aria preme sul mio nuovo respiro, petali invisibili mi sfiorano l’anima e una spirituale armonia sfocia in me. Peccati, leggeri come pianeti, pesanti come uccelli appaiono ai miei occhi.
Grandi sognatori di Campi Elisi con me vivono, la Fine di tutte le Cose mai giungerà, poiché in natura tutto è circolare!
Io ho scelto il colore del mio tramonto, un’Alba può cambiare una Vita e la Vita un Tramonto!
Sarò solo più lontano, la lontananza non elimina il Creato, ma lo rende… Invisibile!”
Fabio Meneghella