Quella notte stracciai ogni parte di me,dal cuore,al fegato,alle ossa,alle pelle,all’anima.Volevo assassinare le mie emozioni,farne un massacro di sillabe e suoni.Volevo stravolgere quello che avevo dentro e macchiare i tasti del mio sangue.Quello sarebbe stato il mio ultimo spartito.Ogni nota doveva “strapparmi” perché chiunque l’avrebbe ascoltata,doveva sentirmi premuta in ogni corda.
(Alessia Auriemma)