Penso che tu sopravvaluti il mio idealismo. In sostanza, mi sento come te: le differenze sono in primo luogo un prodotto delle circostanze. Qui a New York, America, è difficile pretendere di avere il mondo dentro di sé quando tutti gridano il loro odio, quando la guerra continua a espandersi a un ritmo folle, quando sul piano individuale le uniche alternative per il futuro sono la prigione o l’esilio. E l’orribile pazzia che mi circonda (una vera insania, te l’assicuro) – e che per forza di cose è anche dentro di me – a farmi disperare. Nonostante tutto, però, non smetto di pensare alla società come a un insieme di individui. Non ho mai smesso e non smetterò mai. Non credo nelle astrazioni. Sono loro a uccidere, a mutilare la mente…
La mia vita un groviglio. Disgusto verso gli studi. Nausea dei libri. Confusione mentale. Bisogno d’aria fresca. Spazio per chiarirmi le idee. Dissolutezza. Troppi alcolici. Qualche notte fa talmente sbronzo che mi sono addormentato a furia di vomitare. Ho mormorato, urlato, versato lacrime per Dio. Perché rifiuta di manifestarsi. Baggianate da beoni. A volte divento molto spiritoso. Ti piacerebbe. La linea di confine tra commedia e tragedia. Nausea mortale. Scrittura a un punto morto. Ancora fiducioso, però. In genere va bene. Nuova gioia nell’esplorare i volti. Vecchiette che si soffiano il naso. Osservo gli anziani. Oggi un cucciolo, un cagnolino, cosí morbido che l’avrei voluto per me. Caffettiere d’acciaio fumante. Scaracchi sui marciapiedi. Il buio delle strade di notte. Il buio dei sogni. Mescolarsi di voci nella folla. Frasi pronunciate da bocche diverse compongono sconnesse assurdità. Facce di studenti in aula. Una parola detta alla radio. La mia scrivania in disordine. Disgusto verso me stesso per aver saltato due settimane intere di lezioni. Il paradosso di essere entrato nella lista degli studenti migliori. Il forte desiderio di non leggere piú. Di smettere di ascoltare e cominciare a parlare… di ricongiungermi al silenzio soltanto da morto.
PAUL AUSTER, Notizie dall’interno