Mentre torni a casa, con il mondo fuori dalla porta, lasciando cadere il capotto sul letto, ti fermi a guardare il muro, con quella lacrima che scende dai tuoi occhi e ti perdi in quei pensieri che sembrano di cemento, ad ogni azione ti perdi, quando guardi la televisione o stai davanti al tuo pc, ad ogni respiro ti perdi, quando ti affacci alla finestra o cammini per strada…
Pensi a come sarebbe stato diverso se le cose fossero andate in altro modo, come sarebbe stata la vita, se avessimo scelto una strada differente, i pensieri girano, i pensieri, si disegnano sopra ogni parte del nostro corpo e rimangono stampati per sempre, come quando un piano suona note che si incidono sul cuore, non svaniscono mai, ogni volta che lo riascolti si riformano tali uguali a prima, imparare a condividere con essi e porsi milioni di domande, cercare delle risposte, che non arriveranno mai…
I ricordi si mischiano ai pensieri, ti domandi se il suo cuore ogni tanto pensa a te, mentre tiene per mano qualcun’altro, se la sua mente si è pentita da come ti ha trattato, pensi, se tutti i tuoi progetti un giorno ti porteranno davanti a quel mare che brilla e salta insieme a te, sotto il sole ricco di calore, se la nostra felicità un giorno farà cambiare il mondo, che vive nel freddo e piange nella paura, per essere sicuri di poter regalare un sorriso a chiunque senza essere guardati male, sperare che le persone un giorno, si possano accettare per quello che sono e non per quello che dicono di essere…
Sperare… di poter entrare in casa, lasciando il mondo fuori dalla porta, mentre poggi i vestiti sul letto guardando il muro, con un sorriso..
(Ejay Ivan Lac)