Se riesci a conservare il controllo quando tutti
Intorno a te lo perdono e te ne fanno una colpa;
Se riesci ad aver fiducia in te quando tutti
Ne dubitano, ma anche a tener conto del dubbio;
Se riesci ad aspettare e non stancarti di aspettare,
O se mentono a tuo riguardo, a non ricambiare in menzogne,
O se ti odiano, a non lasciarti prendere dall’odio,
E tuttavia a non sembrare troppo buono e a non parlare troppo saggio;
Se riesci a sognare e a non fare del sogno il tuo padrone;
Se riesci a pensare e a non fare del pensiero il tuo scopo;
Se riesci a far fronte al Trionfo e alla Rovina
E trattare allo stesso modo quei due impostori;
Se riesci a sopportare di udire la verità che hai detto
Distorta da furfanti per ingannare gli sciocchi
O a contemplare le cose cui hai dedicato la vita, infrante,
E piegarti a ricostruirle con strumenti logori;
Se riesci a fare un mucchio di tutte le tue vincite
E rischiarle in un colpo solo a testa e croce,
E perdere e ricominciare di nuovo dal principio
E non dire una parola sulla perdita;
Se riesci a costringere cuore, tendini e nervi
A servire al tuo scopo quando sono da tempo sfiniti,
E a tener duro quando in te non resta altro
Tranne la Volontà che dice loro: “Tieni duro!”.
Se riesci a parlare con la folla e a conservare la tua virtù,
E a camminare con i Re senza perdere il contatto con la gente,
Se non riesce a ferirti il nemico né l’amico più caro,
Se tutti contano per te, ma nessuno troppo;
Se riesci a occupare il minuto inesorabile
Dando valore a ogni minuto che passa,
Tua è la Terra e tutto ciò che è in essa,
E – quel che è di più – sei un Uomo, figlio mio!
Rudyard Kipling, SE
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“Tutti, quando si è piccoli, abbiamo bisogno di una guida,
un adulto da seguire con lo sguardo, per imparare,
per avere un pò meno paura. Perchè è lì.
E nonostante tutto, se guardo dentro di me,
c’è una parte del mio essere bambino che ha paura
e cerca con lo sguardo… qualcuno …o qualcosa…”
Francesco Patera – Francesco’s core
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e Guardando nei tuoi occhi,
ho trovato l’Infinito…
…e mi ci sono tuffato dentro.
e Guardando nei tuoi occhi,ho trovato l’Infinito……e mi ci sono tuffato dentro.
Francesco Patera – Francesco’s Core
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Il dolore fa parte della vita. La disperazione fa parte della vita. A volte anche toccare il fondo fa parte della vita. Ma non è assolutamente la fine. E’ solo l’inizio di qualcosa di più grande, qualcosa in grado di arricchire il tuo spirito molto di più di ogni altra esperienza vissuta fino a quel momento Così come la nostra età non è altro che uno scherzo del tempo, allo stesso modo il dolore non è altro che un aspetto della vita. Non mi stancherò mai di ribadirlo: la felicità e la pace spirituale si possono raggiungere, sempre, non importa quanto ci si senta profondamente perduti, perchè il tempo guarisce ogni cosa. certo, occorre essere pazienti. Niente accade in un battito di ciglia, o dalla sera alla mattina. Anzi succede proprio quando meno te lo aspetti, e porta con sè un effetto straordinario: smetti di combattere contro il tuo destino. Accetti l’esistenza per ciò che è, e invece di continuare a lottare per raggiungere i tuoi obiettivi, cedi semplicemente il timone alla vita, perchè sia lei a guidarti verso la meta. Cominci a vivere un giorno alla volta.La sconfitta completa e l’accettazione della propria realtà: ecco il punto di partenza per costruirsi un’esistenza ricca dal punto di vista spirituale. Un’esistenza che ti permetterà di godere tutte le cose belle che hai, e di cominciare a recuperare quelle che sono recuperabili. Quando imparerai ad accettarti per come sei, allora e solo allora ti sentirai rinato. Affronta le normali difficoltà come normali scalini del sentiero verso la pace. Accetta questo mondo, a volte doloroso, per come è, non per come lo vorresti, fiducioso che Dio – o come tu vorrai chiamarlo – si farà carico di tutto se ti arrenderai alla Sua volontà. Così non soltanto sarai felice in questa vita, ma straordinariamente ed eternamente felice nella prossima
Sergio Bambarén, Lettera a mio figlio sulla felicità.
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“Diventare papà è molto più semplice
che esserlo.”
Kent Nerburn
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“Non mi ha detto come vivere:
ha semplicemente vissuto
e ha lasciato che lo osservassi.”
Clarence Budington Kelland