Non esistono distinzioni tra educazione permissiva e educazione rigida, perché all’interno dell’una e dell’altra possono esserci, o non esserci, colpevolizzazioni distruttive. E dato che il senso di colpa è una angoscia per presunta incapacità, inadeguatezza, impotenza, inferiorità rispetto agli altri, temuta impossibilità di essere apprezzati e desiderati da altri, sono colpevolizzanti tutti quei comportamenti dell’ambiente che inducono il bambino a formarsi una solida opinione negativa di se stesso.
Un bambino è relativamente incapace e impotente, per cui è molto facile dargli conferma della sua mancanza di valore. È, invece, molto difficile aiutare il bambino a liberarsi dal suo sentimento di inferiorità e dargli la sensazione che vale ed è in grado di diventare capace.
I genitori dovrebbero tenere presenti queste realtà e dedicarsi, in modo attivo, all’arte di coltivare l’autostima del bambino.
Purtroppo, i genitori non solo non sanno di avere questo compito primario, ma agiscono invece, senza saperlo, in modo da confermare e ingigantire nel bambino il sentimento di inadeguatezza mediante le colpevolizzazioni.
Ci sono colpevolizzazioni generiche e facili da vedere, alle quali sono sottoposti quasi tutti i bambini, e colpevolizzazioni più particolari (frequenti o rare) che è più difficile discernere.
Lucio dell Seta, Debellare il senso di colpa